Che cos’è l’Hybrid drumming e da dove ha inizio?
In poche parole, l’Hybrid drumming consiste nell’incorporare tecnologie di batteria e percussioni elettroniche in un drum kit acustico, per migliorare, sovrapporre nuovi timbri ed espandere la vostra tavolozza sonora. Con l’ibrido, il batterista ha a disposizione il meglio dei due mondi: il look perfetto per il palco e la potenza pura della batteria acustica che si combina completamente con la versatilità e la praticità delle percussioni elettroniche.
Una batteria acustica diventa un Hybrid drum kit nel momento in cui viene aggiunto un singolo elemento elettronico. Questo può essere semplice come incorporare un trigger pad collegato ad un modulo trigger come il Roland TM-1, e configurato per riprodurre un suono (potrebbe essere un campionamento, un loop o una traccia) quando il pad viene percosso.
Oppure, potreste provare a montare dei drum trigger direttamente sui vostri tamburi acustici e sovrapporre un suono di clap al vostro rullante per creare un sapore dance, o migliorare la vostra grancassa con un campionamento ricco di punch. Questi esempi Hybrid di base si possono realizzare con poche conoscenze tecniche o impegno finanziario, e i risultati sono immediatamente gratificanti: il modo in cui utilizzate le tecnologie che ci sono dietro dipende interamente da voi.
L’Hybrid drumming non è un’idea nuova. Dagli anni ’70 in poi, pionieri come Terry Bozzio (Frank Zappa), sino a Tommy Lee (Mötley Crüe) e Danny Carey (Tool) hanno sperimentato con le tecnologie di trigger più avanzate per creare suoni nuovi ed entusiasmanti che vanno oltre il kit, mentre DJ e live pop act hanno ulteriormente allentato i confini tra i ruoli della batteria acustica ed elettronica.
Con innovatori come Michael Schack e Craig Blundell che continuano ad espandere i limiti, e mentre la tecnologia diventa sempre più potente, accessibile e portatile, Hybrid accresce e rende sempre più moderne le possibilità dei batteristi.